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Vallemaio "Da Visitare"

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Beni storico-culturali:
• Chiesa di SS. Annunziata e resti del trittico attribuito al Martucci
• Ex Chiesa del Rosario e cimitero pensile
• Resti del Castello
• Passeggiata fino a quota 960 m


...I Nuovi Primitivi...
...Museo delle Ombre...
...di Vincenzo Bianchi...
...dedicato a Jorge Luis Borges...

Itinerari.

In piazza SS. Annunziata si trova la chiesa, dichiarata monumento nazionale, che dà il nome alla piazza stessa. La porta d'ingresso, reca la data di costruzione: 1553. In questa chiesa, rifatta verso la seconda metà del 1900, è conservata una pala d'altare attribuita a Cesare Calesio. Del trittico originale del 1564 è rimasta solo la parte centrale che rappresenta la scena dell'Annunciazione con S. Benedetto, S. Nicola, a figura piena e, negli scomparti superiori, S. Pietro e S. Paolo a mezzo busto. Il pavimento dell'altare maggiore è in cotto, con mattonelle di maiolica a motivi vari, opera realizzata da maestri locali. Usciti dalla chiesa, appena fuori le mura si trova una terrazza naturale che consente di ammirare la vallata sottostante. Qui si apre la "porta di sotto", la porta d'accesso al castello. Sulla destra una parte del castello restaurata e adattata ad ospitare il "Museo delle ombre" che lo scultore Vincenzo Bianchi ha dedicato a Jorge Luis Borges (v. scheda). Qui sono ancora visibili i resti della chiesa madre e del primo cimitero pensile cristiano. La chiesa del Rosario, era dedicata in origine a Santa Maria del Popolo, poi, dopo i lavori di ricostruzione e di ampliamento tra il XIV e il XV secolo, prese il nome di chiesa del Rosario. In una parte restaurata del castello, e più precisamente nell'ala che incorporava la chiesa del Rosario, il professor Vincenzo Bianchi, docente di scultura all'Accademia di Belle Arti di Firenze, ha realizzato il "Museo delle ombre di Vincenzo Bianchi dedicato a Jorge Luis Borges", unatappa del "museo viaggio" dove ogni cittadino prende lo spunto dagli elementi esposti per partecipare attraverso la sua fantasia al viaggio creativo di Vincenzo Bianchi. II "Museo delle ombre" di Vincenzo Bianchi è dedicato alla memoria della notte del 13-14 maggio 1944 ("quando la notte diventò giorno", come alcuni anziani dicono) in cui migliaia di uomini di opposte tendenze si affrontarono all'arma bianca lasciando sul terreno tanti corpi adagiati sul loro letto di morte: un tema che da sempre ha interessato l'umanità, la pace e la fratellanza tra i popoli. Qui sono ancora visibili i resti della chiesa di San Tommaso apostolo o del Castello, costruita verso il 1060 all'interno della terza cinta fortificata, e più volte ricostruita.Escursioni: l'altopiano di VallaureaSalendo lungo le pendici di colle Agrifoglio, fino all'altopiano di Vallaurea, una conca incantevole, frequentata da mandrie e pastori. Il percorso offre continui affacci sulla piccola conca di Vallemaio e, in lontananza, sulla valle del Liri, gli Appennini e Montecassino. Lungo il percorso, blocchi di pietra recuperati dalle cave di marmo abbandonate e scolpiti dagli allievi dello scultore Vincenzo Bianchi che ogni anno, d'estate, "lasciano il segno" sulle pietre di Vallemaio. Così natura e arte si fondono in un unicum che trova la sua risposta nella "Stele della Pace", piantata sul punto più alto del colle. Una stele di pietra che guarda al terribile passato ma si slancia fiduciosa verso un futuro di pace, di fratellanza, di umanità.


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